Robert Conquest agente di Sua Maestà

"Il Grande Terrore" di Conquest e il "Rapporto Segreto" di Kruscev: una singolare analogia

Sulla figura e l'opera di Robert Conquest, decano degli storici anticomunisti sull'URSS, recentemente deceduto e ovviamente incensato dai media, diamo ancora la parola a Grover Furr, che ha scritto il 5 agosto scorso quello che si può definire un antinecrologio.

Lo scritto di Furr è stato tradotto per Nuove Resistenze e messo in rete l'11 agosto. Lo riprendiamo con qualche aggiustamento.

Il lavoro di questo 'storico' che, pagato dai servizi segreti, ha organizzato una serie di falsificazioni sulle vicende storiche dell'URSS negli anni '30, evidenzia un'analogia di metodo con la costruzione del famoso 'Rapporto segreto' letto da Kruscev al XX congresso del PCUS. Perchè questa coincidenza? Certamente non è ipotizzabile che Conquest abbia scritto il rapporto segreto di Kruscev, ma è lecito domandarsi da che parte veniva l'ispirazione.

Grover Furr

Robert Conquest: un anti-necrologio

5 agosto 2015

Robert Conquest, probabilmente il maggior propagandista anti-comunista e anti-stalinista del XX secolo insieme a Leon Trotsky, è morto. Naturalmente, i media capitalisti si inginocchiano davanti a lui.

Molto si potrebbe dire di Conquest. Io lo farò un po' alla fine. Ecco intanto alcuni fatti - verificati - riguardanti il suo libro più famoso, The Great Terror (The Great Terror. Stalin's Purge of the Thirties, 1968 - in italiano Il grande terrore: gli anni in cui lo stalinismo sterminò milioni di persone, BUR 1999).

Robert Conquest risulta aver lavorato per l'Information Research Department (IRD), da quando venne istituito fino al 1956. L'IRD, fu un dipartimento fondato nel 1947 (originariamente chiamato Communist Information Bureau), il cui compito principale consisteva nel combattere l'influenza comunista in tutto il mondo, diffondendo storie tra politici, giornalisti e altri in grado di influenzare l'opinione pubblica.

Nel 1978, il Guardian scrisse che il lavoro di Conquest doveva contribuire a redigere la cosiddetta "storia nera" dell'Unione Sovietica, in altre parole, storie false fatte circolare come fatti veri e consegnate a giornalisti ed altri in grado di influenzare l'opinione pubblica. Dopo aver formalmente lasciato l'IRD, Conquest continuò a scrivere libri suggeriti da questo dipartimento, con il supporto del Servizio Segreto.

Il suo libro The Great Terror, testo anti-comunista basilare sul tema dello scontro che ebbe luogo in Unione Sovietica nel 1937, era in realtà una ricompilazione di testi scritti quando lavorava per i servizi segreti. Il libro fu ultimato e pubblicato con l'aiuto dell'IRD. Un terzo della tiratura fu acquistato dalla Praeger Press, casa editrice normalmente associata alla pubblicazione di testi di fonte CIA.

Il libro di Conquest era destinato ad essere presentato agli "utili idioti", come i professori universitari e chi lavora nella stampa, in radio e televisione. Per gli storici anti-comunisti, Conquest rimane ancor oggi una delle più importanti fonti di materiale sull'Unione Sovietica. (1)

L'articolo del Guardian del 1978 a cui ci riferiamo, documenta l'attività di propaganda dell'IRD. (2)

Nella sua dissertazione per il dottorato di ricerca (ma non nel libro che ne ricavò) Arch Getty sottolineava:

"La tendenza dominante [nello scrivere la storia delle "purghe"] è stata di credere meccanicamente a qualsiasi affermazione provenisse da un fuoriuscito, negando automaticamente ogni verità al lato stalinista. Se si volesse un ritratto equilibrato dello Zar Ivan IV, ("Il terribile"), non si accetterebbero per oro colato le descrizioni del principe Kurbsky, esiliato in Polonia, fornite in un periodo di guerra russo-polacca.
"Se si volesse un quadro equilibrato del regime di Mao Tse-Tung in Cina, non si accetterebbe come sostanzialmente affidabile la versione di Chiang Kai-Shek data nei primi anni 1950. L'apparente mostruosità dei crimini di Stalin e la generazione di atteggiamenti da Guerra fredda hanno contribuito a produrre analisi che sarebbero state considerate superficiali in qualsiasi altra area di indagine".

Getty faceva anche notare che Conquest, specializzato in propaganda anticomunista, si faceva passare per borsista mentre lavorava per i servizi segreti britannici.

"A volte le 'borse di studio', erano qualcosa di più di un'attività disinteressata. Recenti indagini sull'attività dell'intelligence britannica (sulla scia delle rivelazioni Usa post-Watergate), suggeriscono che Robert Conquest, autore dell'influentissimo Grande Terrore, avesse accettato di essere pagato dai servizi segreti britannici per falsificare deliberatamente le informazioni sull'Unione Sovietica. Di conseguenza, le opere di un tale individuo difficilmente possono essere considerate validi lavori accademici dai suoi pari della comunità accademica occidentale" (3).

Getty afferma inoltre:

"... Conquest (Terror, 754) ... fa la stupefacente dichiarazione che 'La verità può filtrare solo sotto la forma del sentito dire'. E, inoltre, che 'Fondamentalmente, sulle questioni politiche, la fonte migliore, anche se non infallibile, è il pettegolezzo...'. Egli ritiene che il modo migliore per verificare le voci sia di confrontarle con altre voci - un procedimento di dubbia validità dato che i fuoriusciti usano leggere i rispettivi lavori. Naturalmente, in qualsiasi altro campo degli studi storici, dicerie e voci non vengono accettate come prove" (4).

Già nel 1979 Getty aveva concluso che

"il punto di vista qui adottato è che le interpretazioni standard sulle 'Grandi purghe', come quelle di Fainsod e Conquest, sono gravemente inquinate, non tengono conto delle prove disponibili e non sono quindi più sostenibili" (5).

Nel 1980 intervistai il professor John Hazard della Columbia University, all'epoca il maggior esperto mondiale di diritto sovietico. Hazard mi disse che alcuni esperti di studi sovietici gli avevano riferito che le ricerche di Conquest venivano ancora fatte per lui dall'intelligence britannica.

Una buona risposta alla disonestà di Conquest è l'articolo di Robert W. Thurston, "On Desk-bound Parochialism, Commonsense Perspective, and Lousy Evidence: A Reply to Robert Conquest." (Provincialismo da scrivania, visione qualunquista e prove indecenti: una risposta a Robert Conquest)". Non sono a conoscenza di nessun altro studioso ufficiale nel campo della storia sovietica che abbia mai osato attaccare frontalmente Conquest sulla stampa, in un giornale mainstream. (6)

Conquest rispose sullo stesso tono stroncando il libro di Thurston sulla storia dell'Unione Sovietica degli anni '30, quando fu pubblicato dalla Yale University Press nel 1996. Il libro di Thurston era in quella fase di gran lunga il miglior libro su quel periodo ed è ancora il migliore, perché rifiuta i riflessi condizionati della linea anti-comunista e anti-stalinista, e si attiene ai fatti, con pochissimi passi falsi. (7)

Thurston pubblicò anche un eccellente articolo che mostra la disonestà del termine "Grande Terrore" sottolineando come pochissime persone fossero in realtà "terrorizzate" (8). Questo articolo suscitò una reazione ostile, ma una risposta molto debole da parte di Conquest, a cui Thurston replicò con l'articolo sulle "prove indecenti" citato sopra.

Dopo la pubblicazione negli anni ottanta del libro di Conquest sulla carestia in Ucraina, Harvest of Sorrow (Raccolto di dolore), gli esperti anticomunisti nel campo della storia sovietica lo respinsero universalmente. Potete leggere alcune loro citazioni in questo articolo di Jeff Coplon, In Search of a Soviet Holocaust. A 55-year-old Famine Feeds the Right" (Alla ricerca di un olocausto sovietico. Una carestia vecchia di 55 anni alimenta la destra), Village Voice, 12/01/1988 (9).

Naturalmente non ci fu nessuna "carestia intenzionale". Al contrario, la collettivizzazione pose fine alle carestie in Russia e in Ucraina. In seguito, Conquest ritrattò la sua idea che Stalin avesse deliberatamente provocato la carestia.

La nostra tesi su Stalin e la carestia si avvicina a quella di Robert Conquest, che in precedenza era considerato il campione della tesi che Stalin avrebbe intenzionalmente provocato la carestia e agito in maniera genocida. Nel 2003, il dottor Conquest ci scrisse spiegando di non ritenere che "Stalin avesse volutamente provocato la carestia del 1933. No. Quello che sostengo è che nell'imminenza della carestia, egli avrebbe potuto impedirla, ma seguì un 'interesse sovietico' diverso da quello di nutrire per prima cosa gli affamati e così consapevolmente la favorì" (10).

Per tutte queste e altre citazioni, vi rimando al primo capitolo del mio libro Blood Lies (11):

Dopo la pubblicazione del mio libro Khrushchev Lied in Russia, fui intervistato da Literaturnaia Rossia, una rivista letteraria-culturale. L'intervistatore mi pose domande difficili, il che è un bene! Parte della mia risposta verteva sul libro di Conquest, Il Grande Terrore:

"Come universitario degli anni 1965-69 mi opponevo alla guerra statunitense in Vietnam. A un certo punto qualcuno mi disse che i comunisti vietnamiti non potevano essere i 'buoni', perché erano tutti 'stalinisti', e 'Stalin aveva ucciso milioni di persone innocenti'.
"Mi ricordai di questo episodio che fu probabilmente il motivo che nei primi anni settanta mi spinse a leggere la prima edizione del libro di Robert Conquest Il Grande Terrore. Rimasi molto scosso da quello che avevo letto!
"Vorrei aggiungere che potevo leggere il russo perchè avevo studiavo letteratura russa sin dalle scuole superiori. Così, studiai il libro di Conquest con molta attenzione. Pare che nessun altro lo abbia mai fatto!
"Scoprii che Conquest era scorretto nell'uso delle fonti. Le note non sostenevano le sue conclusioni contro Stalin! Sostanzialmente utilizzava qualsiasi fonte risultasse ostile a Stalin, senza curarsi se fosse affidabile o meno (12).

Conquest, con l'aiuto dei servizi segreti britannici, prese le menzogne sul periodo di Stalin escogitate da Kruscev e in quel periodo, ne aggiunse altre provenienti da fonti anticomuniste occidentali, come Alexander Orlov e Walter Krivitsky, e le presentò come 'storia'.

Il Grande Terrore di Conquest presenta una grande quantità di note, che hanno lo scopo di ingannare il lettore colto ma ingenuo. Ma quelle stesse note mi hanno fatto scoprire che Conquest si avvaleva di prove false e non aveva mai dimostrato nessuna delle sue tesi anticomuniste e antistaliniste.

Venticinque anni dopo, quando Gorbacev riprese le menzogne anticomuniste e antistaliniste di Kruscev, e le ripropose aggiungendone altre di sue, Conquest pubblicò una nuova edizione del Grande Terrore e proclamò ai quattro venti che "aveva avuto ragione". Ma non aveva "ragione". Gorbacev stava semplicemente ripetendo sugli anni di Stalin lo stesso tipo di menzogne, spesso identiche fin nei particolari, raccontate da Kruscev e dai suoi.

Conquest ha ricevuto ampli riconoscimenti dagli stragisti imperialisti, da Margaret Thatcher a Ronald Reagan a George W. Bush, e altri. Ha meritato le loro lodi e ha anche ottenuto un incarico comodo e ben pagato presso la Hoover Institution. Tali sono le ricompense per chi racconta bugie al servizio degli anticomunisti. Dobbiamo renderci conto che chi viene riverito in questo modo dai principali crnefici della storia mondiale non può certo dire la verità.

Chi vuole lottare per un mondo migliore, comunista, deve imparare dai successi, così come dagli errori dell'Unione Sovietica dell'era di Stalin e del movimento comunista internazionale del XX secolo, in modo da imitare le cose giuste ed evitare gli errori. Raddoppiamo quindi l'impegno in questo senso.

Note:

1) Fonte [qui]
2) "David Leigh, Death of the department that never was. (La morte del dipartimento che non c'è mai stato) The Guardian, 27/01/1978, p. 13 [qui] [Un facsimile dell'articolo originale si può scaricare [qui]  e [qui]  ]
3) Getty, "The Great Purges Reconsidered", Ph.D. dissertation, Boston College, 1979, p. 48.
4) Getty, 1979 p. 64 note 57. Queste parole sono citate anche in Getty, Origins of the Great Purges. The Soviet Communist Party Reconsidered, 1933-1938. (New York e Cambridge: Cambridge University Press, 1985) p. 5 e nota 12, p.222.
5) Getty, 1979 p. 53.
6) Slavic Review 1986, 238-244.
7) Thurston, Life and Terror in Stalin's Russia, 1934-1941. Yale U.P. 1996.
8) "Fear and Belief in the USSR's 'Great Terror': Response to Arrest, 1935-1939". Slavic Review 45 (1986), 214-234.
9) L'articolo di Coplon con le citazioni di accademici anticomunisti è reperibile [qui]
10) R. W. Davies & Stephen G. Wheatcroft. "Debate. Stalin and the Soviet Famine of 1932 - 33: A Reply to Ellman." Europe-Asia Studies 58 (4) June 2006, 629; anche in Davies & Wheatcroft, The Years of Hunger: Soviet Agriculture, 1931 - 1933 (Basingstoke, Palgrave Macmillan, 2004), 441 n.145.
11) Grover Furr, Blood Lies. The Evidence that Every Accusation Against Joseph Stalin and the Soviet Union in Timothy Snyder's Bloodlands Is False. (New York: Red Star Publications, 2014), capitolo 1 "The 'Man-Made Famine' and 'Deliberate Famine' Arguments in Bloodlands, Chapter 1."
12) "The Sixty-One Untruths of Nikita Khrushchev". [qui].