Statuti generali
dell' Associazione internazionale degli operai
[1]


  Considerando,

  che l'emancipazione della classe operaia deve essere l'ope­ra della classe operaia stessa, che la lotta per l'emancipazione della classe operaia non è una lotta per privilegi di classe e mo­nopoli, ma per stabilire eguali diritti e doveri e per abolire ogni dominio di classe;

  che la soggezione economica del lavoratore a colui che go­de del monopolio dei mezzi di lavoro, cioè delle fonti della vita, forma la base della servitù in tutte le sue forme, la base di ogni miseria sociale, di ogni degradazione spirituale e dipendenza politica;

  che di conseguenza l'emancipazione economica della classe operaia è il grande fine cui deve essere subordinato, come mezzo, ogni movimento politico;

  che tutti gli sforzi per raggiungere questo grande fine sono finora falliti per la mancanza di solidarietà tra le molteplici ca­tegorie di operai in ogni paese e per l'assenza di una unione fra­terna tra le classi operaie dei diversi paesi;

  che l'emancipazione degli operai non è un problema locale né nazionale, ma un problema sociale che abbraccia tutti i paesi in cui esiste la società moderna, e la cui soluzione dipende dalla collaborazione pratica e teorica dei paesi più progrediti;

  che il presente risveglio della classe operaia nei paesi indu­strialmente più progrediti d'Europa, mentre ridesta nuove spe­ranze ed è in pari tempo un serio ammonimento a non ricadere nei vecchi errori, esige la unione immediata dei movimenti anco­ra disuniti;

  per queste considerazioni è stata fondata l'Associazione internazionale degli operai [2]

  Essa dichiara:

  che tutte le associazioni e gli individui ad essa aderenti ri­conoscono la verità, la giustizia e la morale come base dei loro rapporti reciproci e verso tutti gli uomini, senza distinzione di colore, di fede o di nazionalità;

  che non riconosce nessun diritto senza doveri, nessun do­vere senza diritti [3];

  e in questo spirito sono stati redatti i seguenti statuti:



1. Questa Associazione viene fondata allo scopo di creare un mezzo centrale di collegamento e di collaborazione tra le as­sociazioni operaie che esistono nei diversi paesi e tendono allo stesso fine, cioè alla difesa, al progresso e all'emancipazione com­pleta della classe operaia.

2. Il nome della società è: Associazione internazionale de­gli operai.

3. Ogni anno si riunirà un Congresso generale operaio, costituito dai delegati delle Sezioni dell'Associazione. Compito del Congresso sarà di proclamare le aspirazioni comuni della clas­se operaia, di prendere le misure necessarie per assicurare il suc­cesso dell'attività della Associazione internazionale e di eleggere il Consiglio generale dell'Associazione [4].

4. Ogni Congresso fissa la data e il luogo di riunione del Congresso successivo. I delegati si riuniscono alla data indicata e nel luogo indicato senza invito speciale. In caso di necessità il Consiglio generale può cambiare il luogo del Congresso, ma non ha la facoltà di rinviarlo. Il Congresso fissa ogni anno la sede ed elegge i membri del Consiglio generale. Il Consiglio generale così eletto ha la facoltà di aggregarsi nuovi membri [5].
  Nelle assemblee annuali il Consiglio generale è tenuto a pre­sentare al Congresso generale un rapporto pubblico sulla propria attività nel corso dell'anno. In caso di necessità il Consiglio ge­nerale può convocare il Congresso generale prima del regolare termine annuale.

5. Il Consiglio generale si compone di operai apparte­nenti a paesi rappresentati nella Associazione internazionale. Esso elegge tra i suoi propri membri i funzionari necessari per il di­sbrigo degli affari, un cassiere, un segretario generale, segretari per i diversi paesi, ecc. [6].

6. Il Consiglio generale funge da collegamento interna­zionale fra i diversi gruppi nazionali e locali dell'Associazione, allo scopo che gli operai di un paese siano costantemente informati sul movimento della loro classe in ogni altro paese; allo scopo di condurre contemporanea­mente e sotto una comune direzione una indagine sulle condizioni sociali dei diversi paesi d'Europa; allo scopo che le questioni di interesse generale sollevate da una società vengano discusse da tutte; e così pure — quando si ren­dano necessarie delle misure pratiche immediate, come per esem­pio nel caso di conflitti internazionali — allo scopo di assicu­rare la simultaneità e l'unità d'azione delle associazioni aderenti. Ogni qual volta lo riterrà opportuno, il Consiglio generale dovrà prendere l'iniziativa di avanzare proposte alle diverse Associazioni nazionali e locali. Per facilitare il collegamento, il Consiglio ge­nerale pubblicherà dei bollettini periodici [7].

7. Poiché il successo del movimento operaio in ogni paese può essere assicurato soltanto dalla potenza dell'unione e della organizzazione, mentre d'altra parte l'utilità del Consiglio generale internazionale dipende necessariamente in grande misura dall'aver a che fare con un piccolo numero di centri nazionali di associa­zioni operaie, oppure invece con un grande numero di piccole società locali senza collegamento fra di loro, i membri dell'Asso­ciazione internazionale debbono fare tutti gli sforzi per riunire le società operaie isolate dei loro rispettivi paesi in organizza­zioni nazionali, rappresentate da organi nazionali centrali. È na­turale che l'applicazione di questa norma dipenderà dalle leggi particolari di ogni paese e che, a prescindere dagli ostacoli legali, a nessuna società locale indipendente sarà impedito di entrare in corrispondenza diretta col Consiglio generale.

7a. Nella sua lotta contro il potere unificato delle classi possidenti il proletariato può agire come classe solo organizzan­dosi in partito politico autonomo, che si oppone a tutti gli altri partiti costituiti dalle classi possidenti.
  Questa organizzazione del proletariato in partito politico è necessaria allo scopo di assicurare la vittoria della rivoluzione so­ciale e il raggiungimento del suo fine ultimo: la soppressione delle classi.
  L'unione delle forze della classe operaia, che essa ha già raggiunto grazie alla lotta economica, deve anche servirle di leva nella lotta contro il potere politico dei suoi sfruttatori.
  Siccome i magnati della terra e del capitale utilizzano sempre i loro privilegi politici per difendere e perpetuare i loro mono­poli economici e per asservire il lavoro, così la conquista del potere politico è diventata il grande dovere del proletariato [8].

8. Ogni Sezione ha il diritto di nominare il proprio se­gretario, incaricato di corrispondere col Consiglio generale [9].

9. Chiunque accetta e difende i principi della Associa­zione internazionale degli operai può esservi ammesso come mem­bro. Ogni Sezione è responsabile della rettitudine dei membri che essa ammette [10].

10. Ogni membro dell'Associazione internazionale degli operai riceve, in caso di trasferimento da un paese a un altro, l'appoggio fraterno degli operai membri dell'Associazione.

11. Sebbene unite in una lega permanente di collabora­zione fraterna, le società operaie che entrano a far parte della Associazione internazionale conservano intatta la loro organiz­zazione [11].

12. I presenti statuti possono essere riveduti da ogni Con­gresso, se due terzi dei delegati presenti si dichiarano favorevoli a tale revisione.

13. Tutto ciò che non è previsto dai presenti statuti verrà definito da statuti speciali, da sottoporsi alla revisione da parte di ogni Congresso.


Note


[1] Da Marx-Engels, Opere scelte, cit. pagg.763-767.
[2] Nell'edizione inglese al posto di quest'ultima frase si trova il seguente capoverso: «i sottoscritti membri del comitato, in base al potere loro accordato dalla risoluzione della pubblica adunanza tenuta il 28 settembre 1864 a Londra in St. Martin's Hall, hanno fatto i passi necessari per fondare l'Associazione inter­nazionale degli operai».
[3] Nell'edizione inglese: «essi ritengono dovere di ogni uomo rivendicare i diritti di uomo e cittadino, non soltanto per sé, ma per ogni uomo che compie il suo dovere. Nessun diritto senza doveri, nessun dovere senza diritti».
[4] Nell'edizione inglese: «Nel 1865 si riunirà nel Belgio un Congresso gene­rale operaio costituito dai rappresentanti delle società operaie che avranno aderito alla Associazione internazionale. Il Congresso dovrà proclamare a tutta l'Europa le aspirazioni comuni delle classi lavoratrici, decidere gli statuti generali del­l'Associazione internazionale, esaminare i mezzi necessari per assicurare il successo della sua attività, e nominare il Consiglio centrale dell'Associazione. Il Congresso generale si riunirà una volta all'anno».
[5] Nell'edizione inglese: «Il Consiglio centrale risiederà a Londra e sarà costi­tuito da lavoratori appartenenti ai diversi paesi rappresentati nell'Associazione internazionale. Esso eleggerà fra i suoi membri i funzionari necessari per il disbrigo degli affari, e cioè un presidente, un segretario generale, un cassiere, segretari corrispondenti per i diversi paesi, ecc.».
[6] Nel testo inglese: «Nei Congressi annuali, al Congresso generale verrà presentato un rapporto pubblico sulle attività del Consiglio centrale nel corso dell'anno. Il Consiglio centrale, nominato ogni anno dal Congresso avrà il potere di aumentare il numero dei suoi membri. In casi urgenti, potrà convocare il Con­gresso generale prima del regolare termine annuale».
[7] Nel testo inglese manca l'ultima proposizione di questo articolo.
[8] Quest'articolo fu inserito negli statuti generali dalla Conferenza dell'Aja tenutasi nel settembre 1872. Già alla conferenza precedente (Londra, settembre 1871) Marx si era battuto affinché negli statuti risultasse la necessità di un'organizzazione e di una lotta politica della classe operaia. L'articolo è tradotto da Association Internationale des Travailleurs. Résolutions du Congrès General tenu à la Haye du 2 au 7 septembre 1872.
[9] Nel testo inglese: «Fino al primo Congresso, il Comitato eletto il 28 set­tembre 1864 fungerà da Consiglio centrale provvisorio, cercherà di collegare le diverse associazioni operaie nazionali, di associarsi nuovi membri nel Regno Unito, farà i passi necessari per la convocazione del Congresso generale e discuterà con le società nazionali e locali le questioni principali che dovranno essere poste al Congresso».
[10] Quest'articolo manca nel testo inglese.
[11] Nel testo inglese questo articolo è l'ultimo. Segue il N.B: «I residenti in Inghilterra possono aderire all'Associazione e riceverne la tessera versando uno scellino all'anno». E più sotto: «Alla seduta del Consiglio generale, tenutasi martedì sera, 22 novembre 1864, in Greek Street, 18, Soho, presieduta dal signor Eccarius, è stata approvata all'unanimità la seguente risoluzione, proposta dal signor Dick e secondata dal signor Dell: "Che il giornale Bee-Hive sia l'organo dell'Associazione e che si raccomandi ai membri di sottoscrivere azioni"».