Progetto dello statuto
del Partito Comunista dell'Unione Sovietica

Testo italiano tratto da "XIX Congresso del Partito Comunista dell'U.R.S.S.", Edizioni di Cultura sociale, Roma 1952.
Le modifiche allo statuto riprendono chiaramente le questioni sollevate da Malenkov [qui] sul partito nella relazione al XIX Congresso

I
Il partito. I membri del partito, loro doveri e diritti

1. - Il Partito comunista dell'Unione Sovietica è l'unione volontaria, combattiva, dei comunisti uniti da un ideale comune, unione formata da ope­rai, contadini e lavoratori intellettuali.


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Il Partito comunista dell'Unione Sovietica, dopo aver organizzato l'alleanza della classe operaia con i contadini lavoratori, giunse, con la Rivolu­zione d'Ottobre del 1917, a rovesciare il potere dei capitalisti e dei proprietari fondiari, a organizzare la dittatura del proletariato, a liquidare il capita­lismo, ad abolire lo sfruttamento dell'uomo da par­te dell'uomo e ad assicurare l'edificazione della so­cietà socialista.
Oggi i compiti principali del Partito comunista dell'Unione Sovietica sono di edificare la società comunista mediante il graduale passaggio dal socialismo al comunismo; di elevare costantemente il livello materiale e culturale della società, di edu­care i membri della società nello spirito dell'inter­nazionalismo, nello spirito che mira a stabilire fra­terni legami con i lavoratori di tutti i paesi; di raf­forzare al massimo la difesa attiva della patria so­vietica contro le azioni aggressive dei suoi nemici.

2. - Può divenire membro del Partito comuni­sta dell'Unione Sovietica ogni lavoratore, ogni cittadino dell'Unione Sovietica che non sfrutti il lavoro altrui, che accetti il programma e lo Statuto del partito e contribuisca attivamente a realizzarli, che militi in una organizzazione del partito e che attui tutte le decisioni del partito.
Il membro del partito paga le quote stabilite.

3. - Il membro del partito deve:
a) salvaguardare in tutti i modi l'unità del par­tito come principale condizione della forza e della potenza del partito;
b) lottare attivamente per l'adempimento delle decisioni del partito. Non basta che un membro del partito sia semplicemente d'accordo con le de­cisioni del partito; il membro del partito deve lot­tare per la realizzazione di queste decisioni. L'at­teggiamento passivo e formale dei comunisti verso le decisioni del partito indebolisce la capacità com­battiva del partito stesso e per questo è incompa­tibile con la permanenza nelle sue file;
c) essere d'esempio nel lavoro, assimilare la tecnica della propria specializzazione elevando co­stantemente la propria capacità professionale e pratica;
d) rinsaldare quotidianamente i legami con le masse, rispondere tempestivamente alle aspira­zioni e ai bisogni dei lavoratori, spiegare alle masse dei senza partito il significato della politica e delle decisioni del partito, tenendo presente che la forza e l'invincibilità del nostro partito risiedono nei suoi legami vitali e indissolubili col popolo;
e) lavorare per elevare la propria coscienza, per assimilare i principi del marxismo-leninismo;
f) osservare la disciplina di partito e dello Stato, egualmente obbligatoria per tutti i mem­bri del partito. Nel partito non vi possono essere due discipline: una per i dirigenti e l'altra per i membri di base. Il partito ha una sola disciplina, una sola legge per tutti i comunisti, indipendente­mente dai loro meriti e dai posti che occupano. La infrazione della disciplina di partito e dello Stato è un fatto di estrema gravità che nuoce al partito ed è quindi incompatibile con la permanenza nel­le sue file;
g) sviluppare l'autocritica e la critica dal bas­so, mettere a nudo le deficienze nel lavoro e sfor­zarsi di eliminarle, lottare contro la tendenza a mostrare che tutto va per il meglio e a lasciarsi inebriare dai successi nel lavoro. Soffocare la cri­tica è un grave male. Chi soffoca la critica e la so­stituisce con l'ostentazione e gli incensamenti, non può trovar posto nelle file del partito;
h) informare gli organi dirigenti del partito, compreso il Comitato centrale, sulle deficienze nel lavoro, senza considerazioni di indole personale. Il membro del partito non ha il diritto di tener nascosta una situazione insoddisfacente, di passar sopra alle azioni errate e che pregiudicano gli interessi del partito e dello Stato. Chiunque impedisca ad un membro del partito di adempiere a questo obbligo deve essere punito severamente, come trasgressore della volontà del partito;
i) essere sincero e onesto verso il partito, non permettere che la verità venga nascosta o deformata. La mancanza di sincerità del comunista verso il partito e l'inganno verso il partito sono un male gravissimo e sono incompatibili con la permanenza nelle file del partito;
l) rispettare il segreto di partito e di Stato, dar prova di vigilanza politica, tenendo presente che la vigilanza dei comunisti è indispensabile in qualsiasi settore e in ogni circostanza. Divulgare un segreto del partito e dello Stato è un crimine verso il partito ed è incompatibile con la perma­nenza nelle sue file;
m) in qualsiasi posto affidato dal partito, at­tuare fermamente le direttive del partito sulla giu­sta scelta dei quadri secondo le loro qualità poli­tiche e pratiche. La violazione di queste direttive, la selezione dei militanti in base ai legami d'ami­cizia, alla fedeltà personale, alla comunanza del paese d'origine e alla parentela sono incompatibili con la permanenza nel partito.

4. - Il membro del partito ha diritto:
a) di partecipare alla discussione libera e con­creta nelle assemblee di partito o sulla stampa di partito dei problemi riguardanti la politica del par­tito;
b) di criticare nelle assemblee di partito qual­siasi funzionario del partito;
c) di eleggere e di essere eletto negli organi del partito;
d) di esigere di essere presente ogni qualvolta si debba prendere una decisione riguardante la sua attività o la sua condotta;
e) di rivolgere qualsiasi richiesta e domanda a ogni istanza di partito, compreso il C.C. del Par­tito comunista dell'Unione Sovietica.

5. - L'ammissione al partito è esclusivamente individuale. I nuovi membri sono scelti tra i can­didati che abbiano l'anzianità stabilita. Sono am­messi al partito operai, contadini e intellettuali co­scienti, attivi e fedeli alla causa del comunismo.
Si ammettono nel partito coloro che abbiano raggiunto i 18 anni di età.
La procedura per l'ammissione dei candidati nel partito è la seguente:
a) coloro che fanno domanda di ammissione al partito devono presentare le raccomandazioni di tre membri che abbiano un'anzianità di partito non inferiore ai tre anni e li conoscano per aver lavorato insieme almeno un anno.

Nota n. 1 - Per l'ammissione nel partito dei membri dell'Unione della Gioventù comuni­sta-leninista dell'U.R.S.S., la raccomandazione del comitato rionale della Gioventù comuni­sta-leninista equivale alla raccomandazione di un membro del partito. Nota n. 2 - I membri e i candidati del C.C. del Partito comunista dell'Unione Sovietica de­vono astenersi dal dare raccomandazioni.

b) L'assemblea generale dell'organizzazione primaria di partito discute e decide l'ammissione al partito; la sua decisione entra in vigore dopo che è stata confermata dal comitato rionale, e nel­le città che non sono suddivise in rioni, dal comi­tato cittadino del partito.
Durante l'esame della domanda di ammissione al partito non è obbligatoria la presenza di coloro che hanno dato le raccomandazioni;
c) i giovani di età inferiore ai 20 anni possono entrare nel partito solo attraverso l'Unione della Gioventù comunista-leninista dell'U.R.S.S.;
d) le persone provenienti da altri partiti sono ammesse al partito dietro raccomandazione di cin­que membri del partito: tre con un'anzianità di partito di 10 anni e due la cui anzianità di partito risalga al periodo anteriore alla rivoluzione. L'am­missione è possibile soltanto attraverso l'organiz­zazione di base del partito, con l'approvazione ob­bligatoria del C.C. del Partito comunista dell'U­nione Sovietica.

6. - Coloro che danno le raccomandazioni, ne assumono la piena responsabilità.

7. - L'anzianità di partito dei candidati ammes­si a membri effettivi è calcolata dal giorno in cui l'assemblea generale della rispettiva organizzazione di base del partito ha approvato l'ammissione del richiedente tra i membri del partito.

8. - Ogni membro di un'organizzazione di par­tito, trasferendosi nella zona di giurisdizione di un'altra organizzazione di partito, entra a far parte di quest'ultima.

Nota - Il passaggio dei membri del partito da una organizzazione all'altra avviene secondo le norme stabilite dal C.C. del Partito comuni­sta dell'Unione Sovietica.

9. - I membri e i candidati del partito che, senza ragioni plausibili, per un periodo di tre mesi non abbiano pagato le quote, sono considerati au­tomaticamente espulsi dal partito; l'organizzazione di base del partito prende la decisione relativa, che deve essere convalidata dal comitato rionale o dal comitato cittadino.

10. - L'espulsione di un comunista dal partito viene decisa dall'assemblea generale dell'organiz­zazione di base di partito di cui egli è membro e convalidata dal comitato rionale o dal comitato cittadino del partito. La decisione del comitato rionale o del comitato cittadino sull'espulsione di un membro è valida soltanto se ratificata dal co­mitato regionale e territoriale o dal C.C. del partito comunista della repubblica federata. Fino a quando l'espulsione non è ratificata dal comitato regionale, dal comitato territoriale o dal C.C. del partito comunista della repubblica fede­rata, il membro del partito conserva la tessera e ha il diritto di partecipare alle assemblee interne del partito.

11. - L'organizzazione di base di partito non può decidere l'espulsione di un comunista dal par­tito qualora questi sia membro del C.C. del Partito comunista dell'Unione Sovietica, del C.C. del par­tito comunista di una repubblica federata, di un comitato di partito territoriale, regionale, circon­dariale, cittadino, rionale.
L'espulsione da un comitato del partito o dal partito di un membro del C.C. del partito comuni­sta di una repubblica federata, di un comitato di partito territoriale, regionale, circondariale, citta­dino, rionale, viene decisa dalla sessione plenaria del comitato rispettivo, qualora quest'ultima lo ri­tenga necessario, con i due terzi dei voti.

12. - L'espulsione di un membro del C.C. del Partito comunista dell'Unione Sovietica dal C.C. o dal partito è decisa dal congresso del partito op­pure, nell'intervallo tra due congressi, dalla ses­sione plenaria del C.C. del Partito comunista del­l'Unione Sovietica, con una maggioranza di due terzi dei membri.
Colui che viene espulso dal C.C. è automatica­mente sostituito da un membro candidato secondo il regolamento stabilito dal congresso durante le elezioni dei membri candidati del C.C.

13. - Nel caso in cui un membro del partito ab­bia commesso crimini puniti dalla legge, egli viene espulso dal partito e le autorità amministrative e giudiziarie ne vengono informate.

14. - Durante la discussione su un'espulsione dal partito, si deve procedere con la massima cau­tela e con spirito fraterno: si deve esaminare minu­ziosamente se le accuse mosse al membro del par­tito sono fondate.
Per le piccole trasgressioni il partito deve pren­dere misure che tendano a educare e a convincere (ammonizione, biasimo, ecc.) e non decidere l'e­spulsione che costituisce la suprema sanzione del partito.
Quando sia indispensabile, l'organizzazione di partito può, come sanzione di partito, retrocedere un membro di partito a candidato per un pe­riodo fino a un anno.

15. - I ricorsi presentati dagli espulsi e le de­cisioni di espulsioni prese dalle organizzazioni del partito debbono essere esaminati dagli organi di partito competenti nel termine massimo di 20 gior­ni dalla data di ricezione.

II
I candidati del partito

16. - Tutti coloro che desiderano entrare nel partito devono compiere un periodo di candidatura, per poter prendere conoscenza del programma, dello Statuto, della tattica del partito e affinchè l'organizzazione di partito sia in grado di control­lare le qualità personali del richiedente.

17. - La procedura per l'ammissione dei candi­dati (ammissione individuale, presentazione delle raccomandazioni e loro esame, deliberazione del­l'organizzazione di base sulla ammissione e sua convalida) è la stessa seguita per l'ammissione dei membri del partito.

18. - Il periodo di candidatura è fissato ad un anno.
L'organizzazione del partito è tenuta ad aiutare i candidati a prepararsi per essere ammessi nel partito. Allo scadere del termine fissato per il pe­riodo di candidatura, l'organizzazione del partito deve esaminare in una assemblea la domanda del candidato per l'ammissione al partito. Qualora il candidato non sia stato in grado di dare sufficiente prova di sè per ragioni che l'organizzazione del partito considera plausibili, l'organizzazione di base può prolungare il periodo di candidatura per un altro anno al massimo. Nel caso in cui durante il periodo della candidatura sia risultato che per le sue qualità personali il candidato non è degno di essere ammesso nel partito, l'organizzazione del partito ne delibera l'espulsione dalle file dei can­didati.

19. - I candidati partecipano con voto consul­tivo alle assemblee dell'organizzazione di cui fanno parte.

20. - I candidati pagano le quote ordinarie alla cassa del comitato locale del partito.

IlI Struttura del partito. Democrazia interna

21. - Il principio informatore della struttura organizzativa del partito è il centralismo democra­tico che significa:
a) carattere elettivo di tutti gli organi diret­tivi del partito dal più basso al più alto;
b) resoconti periodici degli organi di partito alle rispettive organizzazioni;
c) severa disciplina di partito e subordinazione della minoranza alla maggioranza;
d) obbligatorietà incondizionata delle deci­sioni degli organi superiori per gli organi inferiori.

22. - Il partito è organizzato sul principio territoriale-aziendale; l'organizzazione del partito che svolge la propria attività in una data zona è con­siderata superiore a tutte le organizzazioni di par­tito che svolgono la loro attività soltanto in parti della stessa zona; l'organizzazione di partito che svolge la propria attività in una intera branca di lavoro è considerata superiore a tutte le organiz­zazioni di partito che svolgono la loro attività in parti della stessa branca di lavoro.

23. - Tutte le organizzazioni del partito sono autonome per ciò che riguarda la soluzione di que­stioni di carattere locale: le loro decisioni non possono, però, essere in contrasto con quelle del partito.

24. - L'organo direttivo supremo di ogni orga­nizzazione del partito è l'assemblea generale (per le organizzazioni di base), la conferenza (ad esem­pio, per le organizzazioni rionali o regionali), il congresso (per i partiti comunisti delle repubbliche federate e per il Partito comunista dell'Unione Sovietica).

25. - L'assemblea generale, la conferenza o il congresso eleggono un ufficio o un comitato che sono i loro organi esecutivi e dirigono tutto il la­voro corrente dell'organizzazione.

26. - Nelle elezioni degli organi del partito è proibita la votazione per lista. La votazione deve farsi per ogni singola candidatura, e a tutti i mem­bri del partito deve essere garantito il diritto illi­mitato di respingere e criticare i candidati desi­gnati. Le elezioni sono a scrutinio segreto.

27. - Nelle città e nei centri rionali, per esa­minare le più importanti decisioni del partito e del governo, le organizzazioni di partito cittadine e rionali convocano riunioni dell'attivo. Queste riunioni non devono essere convocate prò forma nè per approvare meccanicamente e solennemente le decisioni, ma per discuterle concretamente.

28. - La discussione libera e concreta delle questioni riguardanti la politica del partito nelle diverse organizzazioni o nel partito nel suo com­plesso, è per ogni membro del partito un diritto inalienabile derivante dalla democrazia interna del partito. Soltanto sulla base della democrazia inter­na è possibile sviluppare un'autocritica bolscevica e rafforzare la disciplina di partito, la quale deve essere cosciente e non meccanica.
Ma un'ampia discussione, e soprattutto una di­scussione in tutta l'U.R.S.S., delle questioni riguar­danti la politica interna del partito deve essere or­ganizzata in modo tale da non portare a tentativi da parte di una minoranza insignificante di im­porre la propria volontà alla maggioranza di par­tito, o tentativi di costituire gruppi frazionistici che spezzano l'unità del partito, a tentativi di scis­sione tendenti a discutere la forza e la solidità del regime socialista.
Un'ampia discussione in tutta l'U.R.S.S. può es­sere riconosciuta indispensabile soltanto nel ca­so in cui:
a) questa necessità sia riconosciuta almeno da varie organizzazioni locali del partito, di regione o di repubblica;
b) qualora in seno al C.C. del Partito comuni­sta dell'Unione Sovietica non vi sia una maggio­ranza netta sulle più importanti questioni della politica del partito;
c) qualora, nonostante una maggioranza netta in seno al C.C., che difenda un punto di vista deter­minato, il Comitato centrale ritenga tuttavia ne­cessario controllare la giustezza della propria po­litica mediante una discussione nel partito.
Soltanto con l'adempimento di queste condizioni si potrà salvaguardare il partito contro gli abusi della democrazia interna da parte di elementi anti­partito, soltanto a queste condizioni si potrà essere certi che la democrazia interna del partito sarà utile alla causa e non sarà sfruttata a danno del partito e della classe operaia.

IV
Organi superiori del partito

29. - L'organo supremo del Partito comunista dell'Unione Sovietica è il congresso del partito. I congressi ordinari vengono convocati non meno di una volta in quattro anni. I congressi straordina­ri sono convocati dal Comitato centrale del partito di sua propria iniziativa o dietro richiesta di alme­no un terzo dei membri rappresentati all'ultimo congresso. La convocazione del congresso del par­tito e l'ordine del giorno sono annunciati almeno un mese e mezzo prima del congresso. I congres­si straordinari sono convocati entro due mesi.
Il congresso è considerato valido quando vi è rappresentata non meno della metà di tutti i mem­bri del partito rappresentati all'ultimo congresso ordinario.
Il quoziente di rappresentanza al congresso del partito è fissato dal Comitato centrale.

30. - Nel caso in cui il Comitato centrale non convocasse il congresso straordinario nel limite fissato al paragrafo 29, le organizzazioni che han­no richiesto la convocazione del congresso straor­dinario hanno il diritto di costituire un comitato organizzativo che gode dei diritti del Comitato cen­trale del partito per la convocazione del congresso straordinario.

31. - Il congresso:
a) ascolta e approva i rapporti del Comitato centrale del partito, della Commissione centrale di revisione e delle altre organizzazioni centrali;
b) rivede e modifica il programma e lo Sta­tuto del partito;
c) fissa la linea tattica del partito nelle que­stioni fondamentali della politica corrente;
d) elegge il Comitato centrale del Partito co­munista dell'Unione Sovietica e la Commissione centrale di revisione.

32. - Il Comitato centrale del partito e la Com­missione centrale di revisione vengono eletti nella composizione fissata dal congresso. Nel caso che venga a mancare un membro del Comitato cen­trale, il suo posto viene preso da un membro can­didato eletto al congresso.

33. - Il Comitato centrale del Partito comunista dell'Unione Sovietica tiene una sessione plenaria almeno ogni sei mesi. I membri candidati del C.C. vi partecipano con voto consultivo.

34. - Il Comitato centrale del Partito comuni­sta dell'Unione Sovietica costituisce: un Presidium per dirigere il lavoro del C.C. nel periodo compreso tra le sessioni, e una Segreteria per dirigere il la­voro corrente e principalmente per organizzare il controllo sull'adempimento delle decisioni del par­tito e per la scelta dei quadri.

35. - Il Comitato centrale del Partito comunista dell'Unione Sovietica costituisce presso il C.C. un Comitato di controllo del Partito. Il Comitato di controllo del partito presso il C.C.:
a) controlla l'osservanza della disciplina di partito da parte dei membri e dei candidati, richia­ma alla responsabilità i comunisti, colpevoli di aver violato il programma e lo Statuto del partito, la disciplina verso il partito e verso lo Stato, nonché i trasgressori della morale di partito (inganno ver­so il partito, disonestà e insincerità nei confronti del partito, calunnia, burocratismo, dissolutezza nella vita privata, ecc.);
b) esamina i ricorsi contro le decisioni dei C.C. dei partiti comunisti delle repubbliche federate e dei comitati territoriali e regionali, riguardanti le espulsioni e le misure disciplinari;
c) ha nelle repubbliche, nei territori e nelle regioni i propri incaricati che sono indipendenti dagli organi locali del partito.

36. - Il Comitato centrale del Partito comuni­sta dell'Unione Sovietica, negli intervalli tra i con­gressi, dirige tutto il lavoro del partito, rappresen­ta il partito nelle sue relazioni con gli altri partiti, organizzazioni e istituzioni, costituisce diversi en­ti di partito e ne dirige l'attività, nomina le re­dazioni degli organi centrali di stampa che fun­zionano sotto il suo controllo e ratifica la com­posizione delle redazioni degli organi di partito delle organizzazioni locali importanti, organizza e gestisce gli enti aventi carattere sociale, riparti­sce le forze e i mezzi del partito, amministra la cassa centrale.
Il Comitato centrale dirige il lavoro delle orga­nizzazioni centrali dei soviet e sociali attraverso i gruppi di partito esistenti in queste organizza­zioni.

37. - Per rafforzare la direzione e il lavoro politico, il Comitato centrale del partito ha il di­ritto di costituire sezioni politiche di lavoro e di delegare organizzazioni di partito del C.C. in singo­li settori dell'edificazione socialista che hanno una importanza particolare per l'economia nazionale e per il paese nel suo complesso; ha il diritto, via via che le sezioni politiche assolvono i loro compiti, di abolirle o trasformarle in organi ordinari, orga­nizzati secondo il principio territoriale-aziendale.
Le sezioni politiche lavorano secondo speciali istruzioni approvate dal Comitato centrale.

38. - Il Comitato centrale del Partito comuni­sta dell'Unione Sovietica informa regolarmente le organizzazioni del partito sul proprio lavoro.

39. - La Commissione centrale di revisione ve­rifica:
a) la rapidità e la giustezza con le quali gli organi centrali del partito sbrigano le pratiche e così pure il buon funzionamento dell'apparato del­la Segreteria del C.C.;
b) la cassa e le attività economiche del Comi­tato centrale del partito.

V
Organizzazioni del partito
nelle regioni, nei ter­ritori e nelle repubbliche

40. - L'organo supremo dell'organizzazione di partito - di regione, territorio e repubblica - è, rispettivamente, la conferenza regionale, la con­ferenza territoriale, il congresso del partito comu­nista della repubblica federata, e, nell'intervallo tra di essi, il comitato regionale, il comitato ter­ritoriale, il Comitato centrale del partito comu­nista della repubblica federata. Nella loro attività essi seguono le direttive del Partito comunista dell'Unione Sovietica e dei suoi organi dirigenti.

41. - Le conferenze ordinarie regionali e ter­ritoriali, il congresso del partito comunista della repubblica federata, vengono convocati rispetti­vamente dal comitato regionale, dal comitato ter­ritoriale e dal C.C. del partito comunista della repubblica federata una volta ogni diciotto mesi. La conferenza o il congresso straordinari sono convocati su decisione del comitato regionale, del comitato territoriale, del C.C. del partito comuni­sta della repubblica federata o su richiesta di un terzo del numero complessivo dei membri delle organizzazioni che fanno parte dell'organizzazione del partito della regione, del territorio e della repubblica.
Il quoziente di rappresentanza alla conferenza regionale, alla conferenza territoriale e al con­gresso del partito comunista della repubblica federata è fissato dal comitato regionale, dal comitato territoriale e dal C.C. del partito comu­nista della repubblica federata.
La conferenza regionale, la conferenza terri­toriale o il congresso del partito comunista della repubblica federata ascoltano e approvano i rap­porti sull'attività del comitato regionale, del comitato territoriale, del C.C. del partito comu­nista della repubblica federata, della Commissio­ne di revisione e delle altre organizzazioni della regione, del territorio o della repubblica fede­rata. Essi discutono le questioni riguardanti il lavoro del partito, delle organizzazioni dei so­viet, economiche e sindacali nella regione, nel territorio e nella repubblica ed eleggono il comi­tato regionale, il comitato territoriale, il Comi­tato centrale del partito comunista della repub­blica federata, la Commissione di revisione e i delegati al Congresso del Partito comunista del­l'Unione Sovietica.

42. - I comitati regionali, i comitati territo­riali e i Comitati centrali dei partiti comunisti delle repubbliche federate eleggono gli organi esecutivi rispettivi, composti di 11 persone al massimo, compresi tre segretari, confermati dal C.C. del partito. I segretari devono avere un'anzia­nità di partito di almeno cinque anni.
I comitati regionali e i comitati territoriali, i C.C. dei partiti comunisti delle repubbliche fede­rate costituiscono delle segreterie per esaminare le questioni correnti e controllare l'esecuzione delle decisioni. Queste segreterie sono tenute a riferire sulle decisioni prese, rispettivamente all'ufficio del comitato regionale, del comitato territoriale, del C.C. del partito della repubblica federata.

43. - Il comitato regionale, il comitato terri­toriale e il C.C. del partito comunista della re­pubblica federata organizzano diversi enti di partito nell'ambito della regione, del territorio, della repubblica e ne dirigono l'attività; assi­curano l'adempimento rigoroso delle direttive del partito, lo sviluppo della critica e dell'autocritica e l'educazione dei comunisti nello spirito di in­transigenza verso le deficienze; dirigono lo studio del marxismo-leninismo per i membri e i can­didati del partito; organizzano il lavoro per l'edu­cazione comunista dei lavoratori; nominano la redazione dell'organo del partito nella regione, nel territorio, nella repubblica, organo che lavora sotto il loro controllo; dirigono l'attività delle organizzazioni dei soviet e sociali della regione, del territorio, della repubblica attraverso i grup­pi di partito in esse esistenti; organizzano e dirigono i propri enti di importanza generale per la regione, il territorio, la repubblica; ripartisco­no, nell'ambito della loro organizzazione, le for­ze e i mezzi del partito; amministrano la cassa del partito nella regione, nel territorio e nella repubblica; informano sistematicamente il Comitato cen­trale del partito e gli presentano, entro il termine stabilito, il resoconto sulla loro attività.

44. - La sessione plenaria del comitato regio­nale, del comitato territoriale e del C.C. del par­tito comunista della repubblica federata è convo­cata almeno una volta ogni due mesi.

45. - Le organizzazioni del partito delle re­pubbliche autonome, nonché delle regioni nazio­nali ed altre, facenti parte dei territori e delle repubbliche federate, lavorano sotto la direzione dei comitati territoriali, dei C.C. dei partiti comu­nisti delle repubbliche federate e, nella loro vita interna, si ispirano ai principi esposti nel capitolo V dello Statuto del partito sulle organizzazioni di regione, di territorio e di repubblica.

VI
Organizzazioni del partito nei circondari

46. - Nei circondari esistenti nelle regioni, nei territori e nelle repubbliche, si costituiscono or­ganizzazioni circondariali di partito. L'organo supremo dell'organizzazione circon­dariale del partito è la conferenza circondariale convocata dal comitato circondariale almeno una volta ogni diciotto mesi. Una conferenza straor­dinaria può essere convocata su decisione del co­mitato circondariale o su richiesta di un terzo del numero complessivo dei membri delle organizzazio­ni facenti parte dell'organizzazione circondariale.
La conferenza circondariale ascolta e approva i rapporti del comitato circondariale, della Com­missione di revisione e delle altre organizzazioni circondariali del partito sulla loro attività; elegge il comitato circondariale del partito, la Commis­sione di revisione e i delegati alla conferenza regionale, territoriale o al congresso del partito comunista della repubblica federata.

47. - Il comitato circondariale elegge un ufficio composto al massimo di 9 persone fra cui 3 segretari del comitato circondariale. I segretari devono avere un'anzianità di partito di almeno tre anni. I segretari del comitato circondariale vengono confermati dal comitato regionale, dal comitato territoriale, dal C.C. del partito comunista della repubblica federata.
La sessione plenaria del comitato circonda­riale è convocata almeno una volta ogni mesa e mezzo.

48. - Il comitato circondariale organizza i vari enti di partito nell'ambito del circondario e ne dirige l'attività; assicura l'applicazione inflessibile delle direttive del partito, lo sviluppo della critica e dell'autocritica e l'educazione dei comu­nisti nello spirito di intransigenza verso le defi­cienze; dirige lo studio del marxismo-leninismo per i membri e i candidati del partito; organizza il lavoro per l'educazione comunista dei lavorato­ri; nomina la redazione dell'organo circondariale del partito, che lavora sotto la sua direzione e il suo controllo; orienta l'attività delle organizzazio­ni circondariali dei soviet e sociali attraverso i gruppi di partito in esse esistenti; organizza i pro­pri enti aventi importanza per il circondario; ri­partisce nell'ambito del circondario le forze e i mezzi del partito; amministra la cassa del partito nel circondario.

VII
Organizzazioni del partito cittadine e rionali
(ru­rali e urbane)

49. - La conferenza del partito nella città e nel rione è convocata almeno una volta all'anno dal comitato cittadino o rionale; la conferenza straor­dinaria è convocata su decisione del comitato cit­tadino o rionale, o su richiesta di un terzo del nu­mero complessivo dei membri delle organizzazioni che fanno parte dell'organizzazione cittadina o rionale.
La conferenza cittadina o rionale ascolta e approva i rapporti del comitato cittadino o rio­nale sulla propria attività, della Commissione di revisione e delle altre organizzazioni della città o del rione; elegge il comitato cittadino o rio­nale, la Commissione di revisione o i delegati alla conferenza territoriale, regionale, o al congresso del partito comunista della repubblica federata.

50. - Il comitato cittadino o rionale elegge un ufficio composto di 7-9 persone, fra le quali tre se­gretari del comitato cittadino o rionale. I segretari del comitato cittadino o rionale debbono avere un'anzianità di partito di almeno tre anni. I segretari del comitato cittadino o rionale sono confermati dal comitato regionale, dal comitato territoriale o dal C.C. del partito comunista della repubblica federata.

51. - Il comitato cittadino o rionale organizza e convalida le organizzazioni di base di partito nelle aziende, nei sovcos, nelle stazioni di macchine e trattori, nei colcos e negli uffici; ne dirige l'at­tività e provvede alla registrazione dei comunisti; assicura l'adempimento delle direttive del partito, lo sviluppo della critica e dell'autocritica e l'educa-zone dei comunisti nello spirito di intransigenza verso le deficienze; organizza lo studio del mar­xismo-leninismo per i membri e i candidati del partito; organizza il lavoro per l'educazione comu­nista dei lavoratori; nomina la redazione dell'organo di partito della città o del rione che lavora sotto la sua direzione e il suo controllo; orienta l'attività delle organizzazioni dei soviet e sociali delle città e dei rioni attraverso i gruppi di par­tito in esse esistenti; ripartisce nell'ambito della città e del rione le forze e i mezzi del partito; amministra la cassa del partito nella città o nel rione. Il comitato cittadino o rionale sottopone al comitato regionale, al comitato territoriale o al C.C. del partito comunista della repubblica federata il rapporto sulla propria attività nei li­miti di tempo e nella forma stabiliti dal Comi­tato centrale del partito.

52. - La sessione plenaria del comitato cittadi­no o rionale viene convocata almeno una volta al mese.

53. - Nelle grandi città, con l'autorizzazione del C.C. del Partito comunista dell'Unione Sovie­tica, si costituiscono organizzazioni rionali subor­dinate al comitato cittadino.

VIII
Organizzazioni di base del partito

54. - La base del partito è costituita dalle or­ganizzazioni di base del partito.
Le organizzazioni di base del partito vengono costituite nelle fabbriche, nelle officine, nei sovcos, nelle stazioni di macchine e trattori e in altre imprese economiche, nei colcos, nelle unità del­l'Esercito sovietico e della Marina militare, nei villaggi, negli uffici, negli istituti scolastici, ecc. ove vi siano almeno tre membri del partito. Nelle aziende, nei colcos, negli uffici, ecc., dove vi sono meno di tre membri del partito, si costitui­scono gruppi di candidati o gruppi misti di partito e della Gioventù comunista diretti da un organiz­zatore del partito designato dal comitato rionale, dal comitato cittadino o dalla sezione politica.
Le organizzazioni di base del partito sono con­fermate dai comitati rionali, dai comitati cittadini o dalle sezioni politiche di lavoro corrispondenti.

55. - Nelle aziende, nei colcos, negli uffici, ecc. dove vi sono più di 100 membri e candidati del partito, in seno all'organizzazione di base di partito che abbraccia tutta l'azienda, l'ufficio, ecc., e in ogni singolo caso con l'approvazione del comitato rionale, del comitato cittadino o della sezione politica rispettiva, possono essere costituite organizzazioni di reparto, settore, sezione, ecc.
Nelle organizzazioni di reparto, di settore, ecc. nonché nelle organizzazioni di base di partito che contino meno di 100 membri e candidati, possono essere costituiti gruppi di partito per ogni squadra o aggregato.

56. - Nelle grandi aziende e uffici che contano oltre 300 membri e candidati del partito, e in ogni singolo caso con l'approvazione del Comitato cen­trale del partito, possono essere costituiti comitati di partito.
In questo caso le organizzazioni di reparto di queste aziende e uffici avranno gli stessi diritti delle organizzazioni di base di partito.

57. - L'organizzazione di base del partito le­ga le masse degli operai, dei contadini e degli intel­lettuali agli organi dirigenti del partito. Essa ha il compito di:
a) svolgere un lavoro di agitazione e di orga­nizzazione tra le masse per l'applicazione delle pa­role d'ordine e delle decisioni del partito e assicu­rare la direzione della stampa di base (giornali aziendali, giornali murali, ecc.);
b) reclutare nuovi membri al partito e oc­cuparsi della loro educazione politica;
c) organizzare lo studio politico dei membri e dei candidati del partito e controllare che assi­milino un minimo di cognizioni nel campo del marxismo-leninismo;
d) aiutare il comitato rionale e cittadino o la sezione politica in tutto il loro lavoro pratico;
e) mobilitare le masse nelle aziende, nei sovcos, nei colcos, ecc. per l'adempimento del piano di produzione, per consolidare la disciplina sul lavoro e sviluppare l'emulazione socialista;
f) combattere il disordine e l'incuria nella gestione delle aziende, dei sovcos, dei colcos e preoccuparsi quotidianamente di migliorare le condizioni culturali e materiali degli operai, de­gli impiegati e dei colcosiani:
g) sviluppare la critica e l'autocritica ed educare i comunisti nello spirito di intransigenza verso le deficienze; h) partecipare attivamente alla vita economica e politica del paese.

58. - Onde elevare la funzione svolta dalle organizzazioni di base del partito nelle aziende industriali e commerciali, ivi compresi i sovcos, i colcos e le stazioni di macchine e trattori, e au­mentare la loro responsabilità per l'andamento nel lavoro delle aziende, a queste organizzazioni è dato il diritto di controllare l'operato dell'amministra­zione delle aziende.
Le organizzazioni di partito dei ministeri, che, date le particolari condizioni di lavoro degli uf­fici sovietici, non possono esercitare funzioni di controllo, sono tenute a segnalare i difetti nel lavoro degli uffici, a rilevare le deficienze nel lavoro del ministero e dei suoi singoli collabo­ratori e ad inviare le loro informazioni e conside­razioni al C.C. e ai dirigenti del ministero.
I segretari delle organizzazioni di base di parti­to nei ministeri sono confermati dal Comitato cen­trale del partito.
Tutti i comunisti che lavorano nell'apparato centrale di un ministero fanno parte dell'organiz­zazione unica di partito del ministero stesso.

59. - Per svolgere il lavoro corrente, l'orga­nizzazione di base del partito elegge, per la du­rata di un anno, un ufficio composto di 11 persone al massimo. Gli uffici delle organizzazioni di base ven­gono costituiti in quelle organizzazioni che con­tino almeno 15 membri.
Nelle organizzazioni di partito che contano meno di 15 membri, non viene costituito un uf­ficio, ma si elegge un segretario dell'organizza­zione di base del partito.
Allo scopo di formare ed educare rapidamente i membri del partito nello spirito della direzione collettiva, alle organizzazioni di reparto del par­tito che contano almeno 15, ma non più di 100 membri del partito, è concesso il diritto di eleg­gere un ufficio dell'organizzazione di reparto del partito composto da 3-5 membri e per le or­ganizzazioni che contano più di 100 membri del partito, un ufficio composto da 5-7 membri.
Nelle organizzazioni di base di partito che raggruppano non più di 100 membri, il lavoro di partito viene svolto, di regola, da quadri che però non vengono esentati dal loro lavoro nella produzione.
I segretari delle organizzazioni di partito - di base e di reparto - devono avere almeno un anno di anzianità di partito.

IX
Il partito e la gioventù comunista

60. - L'Unione della Gioventù comunista-leni­nista dell'U.R.S.S. svolge il proprio lavoro sotto la guida del Partito comunista dell'Unione Sovie­tica. Il C.C. dell'Unione della Gioventù comunista-leninista dell'U.R.S.S., in quanto organo direttivo della Gioventù comunista, è subordinato al C.C. del Partito comunista dell'Unione Sovietica. Il lavoro delle organizzazioni locali dell'Unione del­la Gioventù comunista-leninista dell'U.R.S.S. è di­retto e controllato dalle rispettive organizzazioni del partito: della repubblica, del territorio, della regione, della città o del rione.

61. - I membri dell'Unione della Gioventù comunista-leninista dell'U.R.S.S. debbono uscire dalla loro organizzazione nel momento in cui di­ventano membri o candidati del partito, a meno che non occupino posti dirigenti nelle organizza­zioni della Gioventù comunista.

62. - L'Unione della Gioventù comunista-le­ninista dell'U.R.S.S. è un attivo ausilio del partito in tutta l'edificazione statale ed economica. Le organizzazioni della Gioventù comunista devono contribuire attivamente all'applicazione delle di­rettive del partito in tutti i campi della edificazione socialista, soprattutto nelle organizzazioni di base del partito.

63. - Le organizzazioni della Gioventù comu­nista hanno il diritto alla più larga iniziativa per discutere e impostare davanti alle rispettive orga­nizzazioni del partito tutte le questioni inerenti al lavoro delle aziende, dei colcos, dei sovcos e degli uffici, al fine di eliminare le deficienze nel­la loro attività e prestare loro l'aiuto necessario per migliorare il lavoro, organizzare l'emulazione socialista, svolgere campagne di massa, ecc.

X
Organizzazioni di partito
nell'Esercito sovietico, nella Marina da guerra e nei Trasporti

64. - Il lavoro del partito nell'Esercito sovie­tico e nella Marina da guerra è svolto sotto la guida delle direzioni politiche centrali dell'Eserci­to sovietico e della Marina da guerra dell'U.R.S.S., e, nei trasporti, dalle direzioni politiche dei mini­steri delle Comunicazioni dell'U.R.S.S., dei Tra­sporti marittimi dell'U.R.S.S. e dei Trasporti flu­viali dell'U.R.S.S. che funzionano come sezioni del C.C. del Partito comunista dell'Unione Sovie­tica.
Le organizzazioni del partito nell'Esercito so­vietico, nella Marina da guerra e nei Trasporti lavorano sulla base di istruzioni speciali appro­vate dal Comitato centrale.

65. - I dirigenti delle sezioni politiche dei di­stretti militari delle flotte e delle armate e i di­rigenti delle sezioni politiche delle ferrovie de­vono avere almeno cinque anni di anzianità di partito; i dirigenti delle sezioni politiche delle divisioni e delle brigate, devono avere tre anni di anzianità di partito.

66. - Gli organi politici del partito devono mantenersi in stretto contatto con i comitati lo­cali del partito.
A questo scopo i dirigenti degli organi poli­tici parteciperanno costantemente al lavoro dei comitati locali del partito e presenteranno rego­larmente a questi ultimi dei rapporti sul lavoro politico nelle unità militari; allo stesso modo, i dirigenti delle sezioni politiche nei trasporti pre­senteranno rapporti sulla loro attività.

XI
Gruppi di partito nelle organizzazioni di massa

67. - In tutti i congressi, nelle conferenze e negli organi elettivi delle organizzazioni di mas­sa - dei soviet, sindacali, cooperative ed altre - dove vi siano almeno tre membri del partito, si devono organizzare gruppi di partito con il compito di rafforzare sotto tutti gli aspetti l'influenza del partito e applicare la sua politica fra i senza partito, di rafforzare la disciplina di partito e statale, di lottare contro il burocratismo, di controllare l'adempimento delle direttive del partito e dei soviet.
Per il lavoro corrente, il gruppo elegge un segretario.

68. - I gruppi di partito dipendono dalle or­ganizzazioni di partito rispettive (C.C. del Parti­to comunista dell'Unione Sovietica, C.C. del Par­tito comunista della repubblica federata, comitato territoriale, regionale, circondariale, cittadino, rionale).

XII
Risorse finanziarie del partito

69. - Le risorse finanziarie del partito e delle sue organizzazioni sono costituite dalle quote, dai redditi delle attività economiche del partito e da altri introiti.

70. - Le quote mensili per i membri e i candi­dati del partito sono fissate nella seguente misura (in percentuali proporzionali al guadagno men­sile) :

         Guadagno mensile
non superiore ai 500 rubli 0,5 %
da 501 a 1.000 1 %
da 1.001 a 1.500 1,5%
da 1.501 a 2.000 2 %
oltre i 2.000 3 %



71. - Al momento dell'ammissione i candidati versano una quota di iscrizione pari a 2% del loro guadagno mensile.