Polonia 1981

La proclamazione
dello stato di emergenza

Con le parole che seguono il generale Wojciech Jaruzelski annuncia il 13 dicembre 1981
l'entrata in vigore dello stto di emergenmza, che durerà fino al luglio 1983.


« Oggi mi rivolgo a voi come soldato e come capo del governo polacco. Mi rivolgo a voi riguardo a questioni di straordinaria importanza. La nostra patria è sull'orlo del collasso. I risultati di molte generazioni e la casa polacca che è stata costruita dalla polvere sono in procinto di trasformarsi in rovina. Le strutture dello Stato cessano di funzionare. Ogni giorno offre nuovi colpi per il declino economico (...) Il clima di conflitti, incomprensioni, odio provoca la degradazione morale, supera i limiti di tolleranza. Gli scioperi, la prontezza allo sciopero, e le azioni di protesta sono diventati una norma di vita. Anche i giovani studenti vi sono stati coinvolti. Ieri sera, molti edifici pubblici sono rimasti sequestrati. Grida si levano, di rappresaglie fisiche contro i 'rossi', contro persone che hanno opinioni diverse. I casi di terrorismo, minacce, vendetta e di violenza, anche diretti, sono in aumento. Un'ondata di impudenti delitti, rapine e furti è in corso in tutto il paese. Le fortune degli squali del mercato nero, già a milioni, sono in crescita. Caos e demoralizzazione hanno raggiunto la dimensione di una catastrofe. Le persone hanno raggiunto il limite di tolleranza psicologica. Molte persone sono preda della disperazione. Non solo i giorni, ma ciascuna ora sta portando l'intera nazione al disastro (...) Cittadini! Il carico di responsabilità che ricade su di me in questo momento drammatico nella storia della Polonia è enorme. E' mio dovere di prendere questa responsabilità - per quanto riguarda il futuro della Polonia, per la quale la mia generazione ha combattuto su tutti i fronti della guerra e per i quali ha sacrificato i migliori anni della propria vita. Dichiaro che oggi il Consiglio Militare di Salvezza Nazionale è stato formato. In conformità con la Costituzione, il Consiglio di Stato ha imposto la legge marziale in tutto il paese. Vorrei che tutti capissero i motivi delle nostre azioni. Il nostro obiettivo non è un colpo di stato militare, una dittatura militare (...) Nel lungo termine, nessuno dei problemi della Polonia può essere risolto con l'uso della violenza. Il Consiglio Militare di Salvezza Nazionale non sostituisce gli organi costituzionali del potere. Il suo unico scopo è quello di mantenere l'equilibrio giuridico del paese, per creare le garanzie che dìano la possibilità di ripristinare l'ordine e la disciplina. Questo è il modo migliore per portare il Paese fuori dalla crisi, per salvare il paese dal collasso (...) Mi appello a tutti i cittadini. Un tempo di difficili prove è arrivato. E dobbiamo superarle, al fine di dimostrare che siamo degni della Polonia. Davanti a tutto il popolo polacco e al mondo intero vorrei ripetere le parole immortali: La Polonia non è ancora perduta, finché viviamo ancora![*] »


[*] Dalle parole dell'inno nazionale polacco.